Container marittimi da 20’ e 40’: i modelli che hanno conquistato il mercato
Le dimensioni dei container come elemento di omogeneità e diversificazione
L’impulso allo sviluppo di nuovi sistemi organizzativi della logistica è soltanto uno dei più immediati effetti del processo di containerizzazione iniziato a metà degli anni ‘50 ed esploso nel decennio successivo.
Nonostante inizialmente si faticasse a comprenderne la portata dirompente, ad oggi è ormai chiaro che l’introduzione del container marittimo abbia rivoluzionato il volto della rete portuale e dei trasporti intermodali, senza contare la riduzione di tempi e costi di carico e scarico merci resa possibile dal suo utilizzo.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei precursori dei contenitori moderni, per garantire una maggiore uniformità a livello internazionale nel 1967 l’International Organization for Standardization decretò le dimensioni standard del modello più diffuso sul mercato: il container ISO, un contenitore caratterizzato da ulteriori elementi di omogeneità per facilitarne lo spostamento sui molteplici mezzi del trasporto intermodale.
Quali sono dunque le misure standard del container ISO e dei successivi modelli più diffusi?
- Box ISO 20’: altezza e larghezza misurano rispettivamente 8’6’’ (2.591mm) ed 8’ (2.438mm), con una lunghezza di 20’ (6.058mm). Inoltre, come conseguenza dellla standardizzazione dimensionale, unità equivalenti alla lunghezza di questi container marittimi (TEU – Twenty-foot Equivalent Unit) vengono utilizzate per valutare la capacità di stoccaggio delle navi portacontainer;
- Box ISO 40’: altezza e larghezza misurano, anche in questo caso, 8’6’’ (2.591mm) ed 8’ (2.438mm), con una lunghezza di 40’(12.192mm);
- Container 20′ High Cube: la tipologia HC si distingue dalla precedente per lo sviluppo in altezza del container. Infatti, a parità di larghezza e lunghezza con il Box ISO 20’, il container HC 20’ ha un’altezza di 9’6’’ (2.896mm);
- Container 40′ High Cube: altezza 9’6’’(2.896mm), larghezza 8’ (2.438mm) e lunghezza 40’ (12.192mm).
I valori sopra riportati non fanno riferimento soltanto a container a destinazione generale: infatti, sono in realtà applicabili anche ad altre tipologie di contenitore, ideate e realizzate in seguito ad un processo di diversificazione funzionale che ha permesso di adattare le caratteristiche tecniche del container alle esigenze della merce trasportata.
Si ricordano, tra questi, i container reefer, la tipologia open top ed i cosiddetti tank, progettati per il trasporto di materiali allo stato liquido.
Articolo a cura di Susanna Belleggia